Il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Bufera ha dichiarato che “i prossimi 4 mesi” saranno dedicati alla liquidazione dei rimborsi IVA per le imprese. In un momento storico particolarmente delicato per il tessuto imprenditoriale italiano, che soffre di una diffusa crisi di liquidità dovuta anche ai tanti crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione, la dichiarazione del direttore Bufera risulta essere una sferzata d’ossigeno.
La lettera del direttore continua facendo riferimento ai crediti fiscali, che, all’interno degli obiettivi di politica fiscale dell’Agenzia per il 2013-14, saranno tempestivamente liquidati attraverso rimborsi.

Al fine di risollevare le condizioni e le sorti di tante imprese italiane che in questo momento non godono della salute di un tempo, il governo ha previsto anch’esso un’accelerazione consistente nei processi di stanziamento di denaro alle Agenzie delle Entrate per il pagamento dei rimborsi.
Il direttore prosegue, precisando che saranno impiegati sforzi eccezionali da parte dell’Agenzia delle Entrate per poter soddisfare in breve tempo tutte le aziende che attendono rimborsi fiscali dalla Pubblica Amministrazione.
Attualmente, i rimborsi IVA contabilizzati risultano essere pari a circa 2 milioni di Euro.

Qualche giorno fa, il ministro dell’economia Grilli, spiegava che il provvedimento emesso per finanziare le Agenzia delle Entrate al fine di adempiere alle obbligazioni verso le aziende, è una manovra che getta una importante liquidità all’interno del sistema economico. Liquidità che può servire a far ripartire la produttività le imprese italiane già a cominciare dalla seconda metà dell’anno.
La Banca d’Italia dichiara che le amministrazioni pubbliche avrebbero maturato dal 2011 un debito con le aziende pari a circa 90 miliardi di euro, corrispondenti al 5.8% del prodotto interno lordo.
I debitori più importanti sono Regioni e Aziende Sanitarie Locali, e le principali aziende vittime dello Stato cattivo pagatore sarebbero le imprese di grandi dimensioni.
Un piccolo passo avanti per rimettere in moto il motore dell’economia italiana.